La certificazione energetica in Emilia Romagna si rinnova e molte saranno le novità che gli operatori e i cittadini si troveranno davanti a partire dal 1 ottobre 2015.
La modifica non arriva inattesa, infatti in luglio era l’uscita una normativa nazionale che modificava la L.90/13 e alla quale le Regioni avrebbero dovuto progressivamente adattarsi: l’Emilia Romagna lo fa con la DGR 1275/15, approvata il 9 settembre 2015 che dà le indicazioni per la certificazione energetica dei prossimi anni.
Molte sono le novità introdotte dalla norma, che a una prima occhiata sembra rendere la vita dura ai tecnici, con calcoli più complessi e verifiche più puntuali, oltre alla grande novità di un sistema di controlli e sanzioni assai punitivo: scopo dichiarato è fare guerra alle “certificazioni di Groupon” e ai tecnici scorretti che certificano via internet con superficialità. Di seguito le principali novità.
Metodo di calcolo
Viene completamente rivoluzionato il metodo di calcolo della prestazione energetica con l’introduzione dell'”edificio di riferimento”, un immobile virtuale che ha la forma e l’orientamento dell’edificio oggetto di calcolo, ma impianti e strutture standardizzate: dal confronto tra la prestazione energetica dell’edificio reale e di quello virtuale viene misurata l’efficienza energetica dell’immobile.
Classi energetiche
Sono previste dieci classi energetiche, a partire dalla classe G per gli edifici più scadenti dal punto di vista energetico, alla classe A4 per i migliori; la classe A è divisa in 4, da A1 a A4, la migliore in assoluto. La classe è legata all’edificio di riferimento di cui accennavamo più sopra e rispetto ad oggi potrebbe premiare gli edifici localizzati in comuni più freddi, in montagna ad esempio.
Servizi energetici
Più informazioni per acquirenti e inquilini: la certificazione energetica riporterà separatamente le prestazioni per i diversi servizi energetici oltre a quella globale, per cui ci sarà un indice per il consumo di riscaldamento, di raffrescamento, per l’acqua calda e per i non residenziali anche per l’illuminazione e il trasporto (ascensori e scale mobili).
Format per annunci
Per tutti gli annunci di vendita e locazione sarà obbligatorio esporre un modulo standard che riporti una serie di informazioni (come prestazione invernale, estiva, rinnovabili…) e la griglia con le classi, in aggiunta alla semplice indicazione di classe ed EP già oggi prevista.
Libretto di impianto
La certificazione sarà valida se si rispetterà la revisione obbligatoria della caldaia, altrimenti scadrà anche prima dei 10 anni oggi previsti: questo è un’indicazione che era valida anche con la normativa precedente, ma l’obbligo di allegare il libretto di impianto e di verificare le revisioni lo rende operativo.
Controlli e sanzioni
Dulcis in fundo, dal 1 gennaio 2016 entra in vigore il sistema dei controlli sui certificati che dovrà coprire il 2%-5% di tutti gli attestati prodotti: sono previsti diversi livelli di verifica che possono portare a multe anche molto salate, da 700 € a 4200 €. Il sistema dei controlli peraltro sarà finanziato da una quota ancora da determinare che sarà versata dal certificatore al momento di registrare ogni certificato.
In definitiva si può ben dire che il sistema della certificazione energetica va incontro a una rivoluzione, una vera e propria prova di maturità per tecnici, operatori e cittadini chiamati a rispondere a una normativa profondamente modificata che in una fase di prima applicazione potrebbe creare difficoltà e incomprensioni.
Va detto che il sistema era da tempo in crisi e la certificazione energetica rischiava di diventare uno dei tanti documenti superflui, un surplus di burocrazia inutile: speriamo che questa Certificazione 2.0 faccia il suo lavoro e riporti lo strumento al suo scopo di informazione per i cittadini e di promozione dell’efficienza energetica.
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