“Quando ti serve un APE per poter affittare o vendere un immobile a chi ti rivolgi?”
Sono sicura che se ti facessimo questa domanda risponderesti così:
“Mi rivolgo a un tecnico di fiducia del mio Comune”.
E fai bene, perchè così risparmi.
Come sai ogni certificatore, teoricamente può emettere certificati energetici a livello nazionale.
Nella pratica, però, ci sono molte cose da considerare:
Grazie al nuovo decreto presto sarà tutto diverso. Ci sarà una grande novità: il “Certificatore Nazionale”.
Con questo titolo ogni certificatore potrà emettere certificazioni energetiche, ovvero APE in tutta Italia senza essere soggetto ai vincoli propri di ogni Regione.
Questa novità vuole agevolare la certificazione degli immobili.
Quale procedura devi seguire se vuoi installare delle pompe di calore in casa tua?
O se per risparmiare sulla bolletta decidi di installare un impianto solare termico?
E’ per rispondere a queste domande frequenti e soprattutto per attuare gli obiettivi fissati dal D. Lgs 102/2014 (…) che, a breve, ci saranno delle linee guida valide per tutta l’Italia.
Ieri la bozza del nuovo decreto è stata esaminata dalla Conferenza Unificata per l’Intesa.
Entro 120 giorni, a partire da oggi, le Regioni e i Comuni dovranno aggiornare le loro norme e allinearsi a quanto previsto dal decreto.
Il nuovo decreto si applica ai casi di nuova installazione e/o sostituzione di impianti per la climatizzazione invernale e/o estiva e/o produzione di acqua calda sanitaria (per approfondire vedi DM 26 giugno 2015).
In particolare, si riferisce ai seguenti interventi:
I decreti SCIA 1 ( Dlgs 126/2016) e SCIA 2 (Dlgs 222/2016) avevano chiarito la procedure per richiedere le autorizzazioni necessarie per questi interventi. Le linee guida mirano a ribadirle a organizzarle in maniera ancora più precisa.
Il Decreto vuole rendere più semplice la procedura di installazione di impianti e dispositivi per l’efficienza energetica per incentivare l’uso delle fonti rinnovabili sia nel settore residenziale, sia nel terziario.
Dobbiamo, però, fare attenzione a distinguere gli interventi.
Alcuni sono ritenuti di “edilizia libera”. Per altri invece sono necessari la comunicazione e un titolo abilitativo.
Ad esempio, gli interventi di installazione di pompe di calore sono considerati attività di edilizia libera e possono essere eseguiti senza comunicazione né titolo abilitativo nel caso di:
La condizione per cui non è necessario il titolo è che l’intervento non deve costituire una ristrutturazione dell’impianto termico.
Quando l’intervento implica una ristrutturazione dell’impianto termico bisogna inviare una comunicazione di inizio lavori all’amministrazione comunale e allegare la descrizione dell’impianto.
Ovviamente nel caso in cui l’immobile sia vincolato, perché rientra nella categoria di bene culturale o paesaggistico, si dovrà prima fare richiesta di ricevere l’autorizzazione paesaggistica.
Come ti abbiamo spiegato in un altro articolo, in alcuni casi basta un’autorizzazione paesaggistica semplificata. Il che significa un risparmio in termini di documentazione e tempi d’attesa.
Le linee guida indicano anche i prezzi massimi che gli enti locali possono applicare per le procedure autorizzative degli interventi:
Gli enti locali dovranno pubblicare tali costi sui propri siti web entro 120 giorni dall’entrata in vigore della norma.
Se vuoi sapere altri dettagli sul decreto per l’efficienza energetica continua a seguirci.
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