L’acquisto di stanze in appartamenti adiacenti al tuo può essere una soluzione utile per ampliare la tua casa. Oggi ti illustriamo tutte le pratiche necessarie per effettuare questa operazione, da quelle di acquisto alla parte progettuale e burocratica.
Innanzitutto devi valutare se hai la possibilità di ampliare il tuo appartamento con quello del tuo vicino di casa tramite un accesso agli atti. Questa pratica ti permette di recuperare tutta la documentazione tecnica depositata negli archivi del Comune di competenza relativi al tuo immobile.
Grazie al tuo tecnico di fiducia potrai capire se lo stato legittimo dell’unità immobiliare è conforme allo stato di fatto.
Solo se tutto risulta conforme è, infatti, possibile procedere senza intoppi con un ampliamento.
Se, invece, c’è qualche incongruenza l’ampliamento potrebbe essere comunque possibile. In questo caso bisogna tener conto che potrebbe diventare l’occasione per sanare gli eventuali abusi pregressi, pagando le dovute sanzioni.
Dopo aver ricevuto la conferma della possibilità di ampliare il tuo appartamento grazie all’accesso agli atti, si passa al progetto. Insieme al tuo tecnico di fiducia individua il modo più adatto per trasferire la stanza adiacente all’appartamento interessato. Lui saprà consigliarti quali lavori sia necessario realizzare per l’ampliamento.
Nel migliore dei casi, il progetto sarà molto semplice: comporterà solo l’apertura di una porta tra il tuo appartamento e quello del tuo vicino. Ma prima di fare ciò, controlla insieme al professionista di fiducia la situazione dal punta di vista non solo strutturale ma anche sismico.
Il muro sul quale viene praticata l’apertura per l’ampliamento della tua casa dovrà essere in regola dal punto di vista sismico.
Se il muro di separazione su cui si crea l’apertura è un muro portante (ovvero misura più di 15 cm) sarà necessario fare una cerchiatura, ovvero rafforzarlo con elementi metallici (travi e pilastri) ben collegati tra loro. La pratica da presentare è la SCIA. La sigla SCIA sta per “Segnalazione di inizio attività”, con contestuale deposito sismico, ed è la pratica che va firmata dal tecnico e depositata in Comune.
Nel caso di muro non portante, non è necessario fare il rafforzamento. Dunque è sufficiente presentare la CILA .
La sigla CILA sta per “Comunicazione di inizio lavori asseverata” ed è una pratica che si focalizza solo sull’aspetto architettonico.
Finiti i lavori dovrai presentare al Comune l’aggiornamento delle planimetrie catastali di entrambi gli appartamenti. La pratica che ti permette di fare l’aggiornamento è la una pratica catastale di fusione. Le rendite di entrambe le unità immobiliari interessate subiranno una modifica. L’immobile ampliato avrà una rendita più alta, mentre per l’altro la rendita diminuirà, poiché risulterà minore il numero di vani.
Per effettuare il passaggio di proprietà della stanza dell’appartamento confinante la figura a cui fare riferimento è il notaio.
Il notaio regolarizzerà tutta la procedura e si occuperà delle questioni legali. Ti ricordiamo che il notaio è l’unica figura che può regolarizzare il trasferimento dei diritti su una proprietà.
Ora lo sai: l’ampliamento è possibile anche per te che vivi in condominio. Se ti si presenta la possibilità contatta un tecnico, che in pochi giorni valuterà la fattibilità dell’intervento. Oltre alla fattibilità il tecnico farà una stima dei costi, in base alla situazione della tua unità immobiliare, dal punto di vista urbanistico, sismico e catastale.
Se invece stai considerando di dividere il tuo appartamento leggi il nostro articolo di approfondimento sul frazionamento di un immobile.
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