Hai mai pensato di voler aprire una porta o di realizzare un’apertura per collegare due stanze?
Magari per dare più luce all’ingresso o per cambiare l’aspetto della tua zona giorno.
Prima di iniziare a fantasticare considera alcuni aspetti: il primo e più importante è capire su che tipo di muro pensi di intervenire.
Si tratta di un semplice tramezzo divisorio o di un muro portante?
In questo post ti spieghiamo nel dettaglio come muoverti se vuoi realizzare l’apertura di una porta.
La prima cosa da verificare quindi è capire se si tratta di un muro portante, in modo da non compromettere la sicurezza della tua casa.
Di solito, i muri con spessore minore o uguale a 10-15 cm non hanno funzione portante.
Per intervenire su questi muri non servono particolari accorgimenti.
Ciò nonostante affidati ad un tecnico. Per iniziare i lavori è, infatti, necessario presentare una CILA, Comunicazione di Inizio lavori Asseverata. Solo un tecnico abilitato può presentare questa pratica edilizia in Comune.
Il tecnico ti aiuterà durante tutto il periodo dei lavori. Elaborerà il progetto e seguirà i lavori dall’inizio alla fine per controllarne l’andamento. Finiti i lavori, il tecnico depositerà all’Ufficio comunale competente la dichiarazione di fine lavori.
Nel caso del Comune di Bologna la consegna avverrà in formato digitale.
Se in seguito al sopralluogo di un tecnico scopri che la parete su cui vuoi creare l’apertura è un muro portante, il processo diventa più articolato, ma non certo impossibile!
Per prima cosa devi essere certo che si tratti di un muro portante, ovvero che ha funzione strutturale per l’edificio.
Di solito le pareti portanti hanno spessori che vanno dai 20-30 cm in su e sono realizzate con materiali più resistenti dei tramezzi, come mattoni pieni o laterizi alveolati, ad esempio il Poroton.
I muri portanti possono essere interni o esterni al fabbricato e servono a sostenere tutto l’edificio.
Per poter bucare questo tipo di muro è importante eseguire un rinforzo, in modo da non creare scompensi a tutto il fabbricato, rischiando di rendere l’edificio poco sicuro o inagibile. Questo rinforzo nel linguaggio tecnico viene chiamato cerchiatura, e si realizza con putrelle d’acciaio saldate e poi ricoperte con un materiale di finitura.
Ma prima di passare alla parte operativa, ti consigliamo di contattare un tecnico, che effettui un rilievo del tuo immobile e ne analizzi la documentazione storica.
La prima cosa da fare, quindi, è un accesso agli atti depositati in Comune o al genio civile.
Questo passaggio può sembrare un inutile rallentamento, ma, in realtà, è importante per ricostruire la storia dell’edificio. Consultando i documenti il tecnico può capire il funzionamento statico e decidere come agire sulle strutture senza creare danni per il futuro, che potrebbero emergere in seguito a un sisma.
Dopo aver controllato la documentazione tecnica e aver effettuato il sopralluogo, il tecnico elabora il progetto strutturale, i dettagli e i particolari costruttivi. Nella foto che segue puoi vedere un esempio di tavola grafica realizzata da un tecnico con i particolari costruttivi della cerchiatura.
La pratica edilizia che il tecnico dovrà presentare in Comune nel caso di apertura su un muro portante non sarà la CILA, ma la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Noi, come tecnici, cerchiamo sempre di soddisfare le richieste dei nostri clienti.
Considera, però, che creare aperture molto grandi nei muri portanti dell’edificio è un’operazione che va sempre fatta con grande attenzione. Realizzare una grande apertura, oltre a essere un’operazione molto invasiva, richiede un grande lavoro da parte del tecnico che esegue i calcoli strutturali e dell’impresa che esegue i lavori, facendo aumentare dei costi dell’intervento.
Ti consigliamo di farti aiutare da un tecnico specializzato che saprà suggerirti il modo migliore per effettuare una bucatura in un muro portante senza danneggiare il tuo immobile e senza spendere una fortuna. In questo modo potrai capire quanto tempo e quante risorse economiche serviranno per realizzare l’intervento e decidere se procedere o meno.
Ricorda che l’apertura di una porta, sia che si tratti di muro portante o sia di un semplice tramezzo, richiede la presentazione di un progetto e di una pratica edilizia al Comune. Questa documentazione dev’essere presentati prima di iniziare i lavori, per evitare pesanti sanzioni pecuniarie e, in alcuni casi, la demolizione dei lavori eseguiti in modo abusivo.
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