Hai sentito parlare del Superbonus 110%, il nuovo bonus introdotto dal Decreto Rilancio di maggio? Si può richiedere dal 1° luglio e ti permette di fare un intervento di maxi riqualificazione energetica con miglioramento del profilo sismico sul tuo condominio o sulla tua casa singola. Al momento è valido fino al 31 dicembre 2021 ma pare che la scadenza sarà spostata al 2022.
E la novità più importante è che potresti decidere di trasformare la detrazione in un credito da cedere a ESCo, banche o intermediari finanziari.
Come ti abbiamo raccontato in un altro articolo, uno degli interventi che rientrerebbero nel bonus è il cappotto termico che porterebbe tantissimi vantaggi alla tua casa e anche al tuo portafogli.
Puoi richiedere il Superbonus 110%, infatti, per diversi tipi di intervento tra cui:
Entrambi gli interventi non rientrano nella categoria di manutenzione ordinaria e, dunque, per poterli iniziare sarà necessario presentare delle pratiche edilizie come CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata – e SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Ogni volta che un tecnico presenta una pratica deve prima controllare che sia tutto in regola: ovvero che tutti i documenti siano a posto. In poche parole la tua casa deve essere conforme dal punto di vista catastale e comunale. Solo dopo aver fatto questa verifica può presentare una nuova pratica edilizia.
Ecco che arriviamo al legame tra abusi edilizi e Superbonus 110%. Come ti abbiamo raccontato in altri articoli in cui abbiamo parlato di diversi tipi di abusi edilizi e di come sanarli, spesso, tu non lo sai, ma la tua casa ha degli abusi – che puoi non aver causato tu e che esistono da anni – che devono essere sanati per poter presentare una qualsiasi nuova pratica edilizia.
Dunque, la presenza di abusi potrebbe mettere a rischio la possibilità di chiedere l’accesso al Superbonus 110%. Ecco perché quando chiedi il preventivo per la fattibilità degli interventi che rientrano nel superbonus è bene che consideri anche un preventivo per la verifica di conformità catastale e urbanistica.
Ci sono vari tipi di difformità o abusi edilizi: leggere, gravi, sanabili, non sanabili. Le difformità leggere possono essere sanate anche in poco tempo e con una spesa minore. Nel caso degli abusi gravi, invece, ci possono volere anche dei mesi soltanto per capire se l’abuso sia sanabile come, per esempio, accade se la tua casa ha dei vincoli, storici o pasesaggistici.
Vediamo due casi di abusi edilizi.
Questi sono solo alcuni degli abusi edilizi che abbiamo trovato nel 70% delle case, di Bologna e provincia.
Il nostro consiglio, quindi, è di tenere conto anche della possibilità che la tua casa abbia abusi edilizi e di muoverti per tempo per scoprirlo in modo da capire se puoi accedere al Superbonus 110%, un bonus molto vantaggioso per la tua casa singola o in condominio.
In ogni caso non preoccuparti. Se decidi di farti seguire da tecnici con esperienza fin da subito potrai capire se sia il caso di:
1) sanare l’abuso edilizio – in alcuni casi significa anche rimuoverlo – e fare una maxi ristrutturazione che ti permette di accedere alle detrazioni del 110%
2) lasciar perdere e pensarci quando venderai casa
3) fare qualche piccolo intervento di efficientamento energetico es. sostituzione infissi o installazione fotovoltaico, che è comunque incentivato al 50% e con il decreto rilancio c’è anche la possibilità della cessione del credito.
Comincia con una verifica di conformità urbanistica e catastale. Noi ne abbiamo fatte più di 700 dal 2015. Contattaci per avere un preventivo gratuito. Inoltre, facciamo parte di Gruppo EDEN, una ESCo di Bologna che si occupa da più di 10 anni di efficientamento degli edifici. Quindi potremo aiutarti a richiedere il Superbonus 110% e nella realizzazione dell’intervento, per esempio, del cappotto termico.