Com’è andato il nostro 2019? Ecco un primo bilancio a caldo del nostro anno, che parte dai numeri per andare oltre, a quello che questo anno ci ha lasciato come insegnamento per il futuro. In questo articolo parleremo di quanti lavori abbiamo fatto, quanti nuovi clienti abbiamo avuto, cosa è andato bene, cosa poteva andare meglio e, soprattutto, di alcune decisioni che abbiamo maturato per l’anno nuovo.
Nel 2019 abbiamo elaborato 167 Relazioni Tecniche Integrate per aiutare i nostri clienti ad andare a rogito nei tempi stabiliti con l’acquirente e il notaio. Perché se è vero che la dichiarazione di conformità urbanistica e catastale non è più un obbligo è anche vero che in molti hanno continuato a richiederla perché non vogliono avere nessun tipo di problema quando vanno ad abitare nella casa nuova.
Dalle statistiche sui lavori che abbiamo fatto nel 2019 è venuto fuori che nel 58% dei casi con l’analisi di conformità abbiamo trovato difformità: comunali e catastali nel 44%, solo comunali nel 13% e solo catastali nel 1%.
In pratica, in 1 caso su 2 c’erano difformità piuttosto importanti da sanare e i tempi si sono allungati di almeno 30 giorni, ovvero del tempo necessario per presentare un nuovo preventivo e fare le pratiche di sanatoria.
In questi anni abbiamo fatto oltre 500 Relazioni Tecniche Integrate per case di Bologna e provincia – le facevamo già nel 2015, quando non c’era ancora una convenzione scritta. Ciò nonostante ogni casa è un caso a sé. Le difformità che vengono fuori non sono mai le stesse e, spesso, conoscere tutte la normativa e chiamare in Comune non basta. Bisogna prendere un appuntamento e capire come risolvere il singolo caso. Motivo per cui le tempistiche spesso si allungano rispetto al previsto, e proprio le tempistiche sono state un nostro punto debole nel 2019.
Il primo dei nostri buoni propositi per l’anno nuovo è dimezzare i tempi di consegna delle pratiche. Prima li dimezzavamo solo nei casi in cui c’era un’urgenza, per il 2020 abbiamo deciso che sarà uno standard, una nostra nuova regola. Non è una sfida facile dimezzare i tempi mantenendo alta la qualità del servizio: anche solo iniziare a pensare a una proposta del genere ci ha richiesto, negli ultimi mesi, un lavoro organizzativo extra davvero imponente. Il 2019 ci ha insegnato che il tempo, quando si parla di compravendita, è la variabile più importante e l’anno prossimo sarà quella su cui concentreremo le nostre energie.
Torniamo alle sanatorie edilizie. Non ci si può fermare alla distinzione tra difformità comunali o catastali perché questo non basta per capire come sanarle, quale pratica serve, quale tecnico comunale contattare.
Non è mai “tutto bianco” o “tutto nero” quando facciamo l’analisi per capire se un’immobile è conforme oppure no. Molto spesso, infatti, troviamo tante diverse sfumature di grigio e dobbiamo capire se tendono più al bianco o al nero. Durante l’analisi di conformità delle case di più di 150 clienti – solo quest’anno – sono state tante le volte in cui abbiamo detto “le difformità di questa casa sono molto diverse da quelle che abbiamo analizzato il mese scorso”. Spesso, non troviamo le stesse difformità neanche in due appartamenti dello stesso condominio.
La nostra esperienza, l’aver visto tanti casi diversi, ci aiuta nel trovare sempre più velocemente la soluzione giusta per quella specifica casa, per evitare ogni inconveniente, dai più piccoli a quelli in assoluto più gravi, ovvero che:
In alcuni casi abbiamo parlato personalmente con il notaio – la persona che ha l’ultima parola sulla questione conformità/non conformità – e lui è stato disponibile a mantenere fissato il rogito aggiungendo una clausola che obbliga il venditore a sanare le difformità nei tempi tecnici previsti dal Comune, anche se è già avvenuto il rogito.
Così il venditore e l’acquirente possono tirare un sospiro di sollievo. Il venditore può usare parte del denaro ricevuto dalla vendita per pagare la pratica edilizia e la sanzione in denaro necessarie per la sanatoria edilizia e l’acquirente può andare a vivere subito nella sua casa nuova e sapere che negli anni a venire non dovrà preoccuparsi che vengano scoperti degli abusi edilizi.
Cerchiamo sempre, infatti, di trovare la soluzione migliore per garantire:
Ecco tutti i nostri buoni propositi per l’anno nuovo: