La paura che arrivi un terremoto negli ultimi anni è diventata sempre più reale. Così, alla fine del 2016 è stato introdotto un nuovo tipo di detrazione che riguarda proprio gli interventi utili a ridurre il rischio sismico, ovvero il sisma bonus.
Il sisma bonus è in vigore dal 1° gennaio 2017 per tutti gli immobili residenziali e per quelli ad uso produttivo che si trovano in zone ad alto rischio sismico, la 1 e la 2, e anche per la zona 3. L’Emilia Romagna, ad esempio, è in zona 3.
Negli interventi antisismici per cui si accede alla detrazione sono compresi anche la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Se hai fatto degli interventi per metterti al sicuro da un sisma nel periodo che va dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 allora puoi accedere alla detrazione del 50%.
L’importo di spesa massimo non può superare i 96.000 euro e la detrazione viene suddivisa in 5 quote all’anno di uguale importo a partire dall’anno in cui hai iniziato i lavori.
Nei lavori detraibili rientrano anche quelli che hai effettuato sulle pertinenze, ovvero su eventuali garage e cantine, ad esempio.
Se oltre agli interventi antisismici hai fatto anche dei lavori di manutenzione, ordinaria o straordinaria, anche questi, come stabilito dalla Risoluzione 147/E del 2017, anche questi lavori vanno in detrazione tenendo conto che il limite di spesa è sempre di 96.000 euro.
Sembrerebbe questo il motto del provvedimento. Infatti, la detrazione aumenta se con gli interventi di riduzione del rischio sismico:
Il tecnico deve valutare la classe di rischio dell’immobile prima dell’intervento e capire come cambierà grazie all’intervento.
Tutte le linee guida per la classificazione del rischio sono contenute nel Decreto del Min. delle Infrastrutture e dei Trasporti del 28 febbraio 2017.
Per approfondire come valutare la classe di rischio sismico ti consigliamo di leggere un altro nostro articolo.
Come ti avevamo raccontato in un altro articolo, puoi accedere alle detrazioni del 70% e dell’80% del sisma bonus anche nel caso in cui demolisci un immobile e lo ricostruisci. La condizione fondamentale è che nell’autorizzazione dei lavori sia specificato che si tratta di intervento di conservazione del patrimonio edilizio esistente e non di nuova costruzione.
Puoi accedere alla detrazione Irpef o alla detrazione Ires se l’immobile è di tua proprietà e le spese sono a carico tuo.
Tra gli altri che hanno diritto alla detrazione ci sono anche:
Sono previste detrazioni ancora più alte per gli interventi antisismici sulle parti comuni dei condomini:
L’importo massimo su cui calcolare la detrazione rimane di 96.000 per ogni unità e/o pertinenza.
Sempre dal 1° Gennaio c’è la possibilità per i condomini di cedere il credito ad “altri soggetti privati, te ne avevamo già parlato qui…
Per segnalare gli interventi fatti e accedere alla detrazione ti basta indicare alcuni dati nella dichiarazione dei redditi tra cui i dati catastali dell’immobile, il titolo per cui accedi alla detrazione (contratto di affitto, rogito…).
Nel caso di interventi su un condominio questo sarà compito dell’amministratore che agiungerà a quei dati anche i codici fiscali dei vari condomini.
Per poter detrarre le spese dovrai fare i pagamenti con il cosiddetto bonifico parlante, ovvero un bonifico in cui sono indicati:
Ci sono anche altri casi in cui puoi accedere alle detrazioni del sisma bonus che approfondiremo più avanti come quella prevista per l’acquisto di case antisismiche.
Ecco il link alla guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Per avere altre informazioni sul sisma bonus contattaci pure.
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