Stai pensando di fare un intervento di efficientamento energetico ma la tua casa si trova proprio nel centro di Bologna?
E quindi non sai se puoi farlo?
O magari stavi pensando di demolire e ricostruire la tua casa e non sai se puoi “andare fuori sagoma” e quali distanze rispettare?
Le risposte a tutte queste domande le dà la più recente variante del RUE di Bologna, approvata durante il Consiglio Comunale del 4 aprile e resa nota sul nuovo portale di urbanistica del Comune il 6 aprile.
In dieci anni di attività ne abbiamo viste di pratiche edilizie catastali e soprattutto di problematiche da risolvere. Basandoci sulla nostra esperienza abbiamo tirato fuori dalla variante quella che secondo noi sono le novità che potrebbero interessarti.
Novità che riguardano:
Potrebbe essere questo il motto che riassume la novità degli interventi per migliorare la sostenibilità degli edifici esistenti. Come già sai ogni edificio di per sé, consumando inquina: è importante diminuire l’inquinamento per migliorare la qualità della nostra vita.
La variante del RUE nasce dalla volontà di allinearsi alle nuove leggi non solo Comunali ma anche regionali, come quella recente che limita l’uso di suolo, la L.R. 24/2017 di cui ti abbiamo parlato in un altro articolo.
Ma vediamo meglio che cosa ti permette di fare nella pratica.
Il comma 3 dell’articolo 56 stabiliva già prima che era possibile aumentare il volume di edifici esistenti del 10 o del 20% del volume degli edifici, a seconda del livello di sostenibilità ottenuto.
La novità sta nel fatto che adesso è possibile ampliare anche gli edifici situati nei cosiddetti ambiti storici, ovvero: “quartieri giardino”, “tessuti compatti” e “specializzati”.
Ovviamente, in questo caso, l’intervento che realizzi non deve solo aumentare la sostenibilità ma fare anche tutelare il contesto e i “caratteri insediativi”.
Nella pratica questo si traduce, ad esempio, nel fatto che puoi, sì, aumentare il volume in altezza ma l’altezza totale non deve essere maggiore di quella degli edifici intorno. In particolare puoi agire
anche in deroga ai limiti di densità edilizia, e di distanza tra i fabbricati di cui agli
articoli 7 e 9 del decreto ministeriale n. 1444 del 1968, nonché con ampliamento fuori sagoma dell’edificio
originario laddove siano comunque rispettate le distanze minime tra fabbricati di cui all’articolo 9 del
medesimo decreto o quelle dagli edifici antistanti preesistenti, se inferiori.
L’ ampliamento è possibile per gli edifici esistenti, compresi quelli di “Interesse documentale”, ed esclusi quelli di interesse storico architettonico.
Se vuoi ampliare un edificio di “interesse documentale” devi fare richiesta al CQAP, la Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio. Ovviamente puoi avere il titolo per l’intervento solo se ricevi un parere favorevole dalLA CQAP.
Infatti, in base alle novità della Lr 12/2017, il CQAP può dare pareri riguardo alla concessione della CILA – Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata- e non più autorizzazioni paesaggistiche semplificate.
Ebbene sì, con questa modifica anche demolire e ricostruire, o ricostruire un edificio che non esiste più, è sinonimo di ristrutturare! La novità, anche in questo caso, è dovuta all’adeguamento a una legge, la L.R. 12/2017.
Non ci sono sostanziali modifiche per quanto riguarda gli Ambiti Storici.
Per gli Ambiti di valore naturale e ambientale e gli Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico puoi possibile demolire e ricostruire mantenendo la sagoma dell’edificio esistente. In questo modo si tutela il paesaggio e si mantengono le caratteristiche insediative.
E’ possibile andare fuori sagoma nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati a
migliorare la protezione ambientale del patrimonio edilizio esistente in relazione alla interferenza con le infrastrutture esistenti oppure alla presenza di aree in dissesto o aree di possibile evoluzione del dissesto
Per riconnettere gli edifici esistenti, spesso sparsi qua e là, ti è permesso accorparli.
Per interventi di demolizione e ricostruzione le distanze ammesse tra edifici e confini o aree pubbliche distinguiamo tra interventi:
Per le distanze tra edifici esistenti, sia che cambi o meno la sagoma valgono le distanze preesistenti.
Qualche novità interessante te l’abbiamo raccontata. Se, però, fossi curioso di scoprirle tutte ecco il link al nuovo testo del RUE di Bologna.
E come sai già, se ti servisse un tecnico che ti segue nel richiedere un titolo abilitativo come la CILA o la SCIA, puoi rivolgerti a noi. Inviaci la tua richiesta compilando i capi del form in basso.
Ti ricontatteremo prima possibile e ti daremo tutte le info che ti possono essere utili.
Se preferisci dirci tutto a voce o via mail dai un’occhiata ai nostri contatti.
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