“Se rifaccio il bagno posso arredare il bagno usufruendo della detrazione del bonus mobili 2018?”
Ti sembrerà una domanda un pò bizzarra
Eppure è quello che la nostra cliente, Anna, ci ha chiesto proprio qualche giorno fa.
Rispondere a questa domanda non è nè semplice né banale.
Ti anticipiamo che la risposta è “sì” e ti spieghiamo perché e come fare.
Come ti abbiamo raccontato in un articolo di febbraio, proprio sul bonus mobili 2018,la Legge di Bilancio 2017 ha confermato la possibilità di detrarre il 50% dell’Irpef per quanto riguarda le spese che hai sostenuto per acquistare mobili e grandi elettrodomestici.
La stessa guida sottolinea che: “ L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettuano nel 2018, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento
di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2017.”
Puoi usufruire dell’agevolazione anche per arredare una camera, o meglio , un ambiente che non stai ristrutturando. Per dirla in modo pratico, se stai ristrutturando la tua casa senza, però, toccare la camera da letto, puoi comunque avere la detrazione per l’acquisto dei mobili di quella stanza.
Per poter accedere alla detrazione devi, però, dimostrare che stai realmente facendo dei lavori. Per far questo ti basta presentare il titolo abilitativo, ovvero la pratica edilizia oppure la comunicazione preventiva dell’ASL , quando è obbligatoria. Se i lavori che stai facendo non intervengono sulla struttura della tua casa ti basta presentare la dichiarazione sostitutiva di notorietà.
Tra gli interventi edilizi che ti permettono di avere la detrazione c’è anche la manutenzione straordinaria per singoli appartamenti, fatta eccezione per : tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti,
sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni.
I lavori di manutenzione straordinaria che danno diritto al bonus sono:
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali.
Ed è qui che sta il nocciolo della questione. Anna non vuole fare ristrutturare l’intero appartamento ma semplicemente sistemare il bagno, che, ormai dopo tanti anni, fa acqua da tutte le parti nel vero senso della frase!
Attenti, vuole sistemarlo non rifarlo da capo.
Se, però, andiamo a sbirciare nella circolare 3E dell’Agenzia delle Entrate
Anna ha diritto alla detrazione se integra la sistemazione del bagno con
interventi maggiori per i quali compete la detrazione d’imposta in forza del carattere assorbente della categoria di intervento “superiore” rispetto a quella “inferiore” (cfr. circolare n. 57 del 1998), come nel caso, ad esempio, del rifacimento integrale degli impianti idraulici del bagno, con innovazione dei materiali, che comporti anche la sostituzione dei sanitari.
Anna aveva già deciso di rifare l’impianto idraulico e quello elettrico del bagno. Dunque il rifacimento totale dell’impianto viene riconosciuto come intervento di “manutenzione straordinaria”, e quindi “superiore” .La sistemazione, non totale ma solo in parte, del bagno diventa l’intervento “inferiore”. Quindi Anna può tranquillamente arredare il soggiorno e avere la detrazione Irpef prevista dal bonus mobili.
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