La maggior parte dell’energia che consumiamo nella nostra abitazione è impiegata per riscaldare gli ambienti. Spesso soprattutto chi abita in condominio consuma molta più energia di quella di cui avrebbe effettivamente bisogno, a causa dell’impianto di riscaldamento condominiale centralizzato e non regolabile in autonomo. Proprio per evitare questi inutili sprechi energetici e inefficienze è stato introdotto l’obbligo di installare contatori di calorie per la contabilizzazione del calore, che entrerà in vigore definitivamente dal 31/12/2016.
A sancire gli obblighi e le scadenze in materia di contabilizzazione del calore sono la Direttiva 2012/27/UE e il D.Lgs 102/2014 a livello nazionale, oltre ai regolamenti specifici delle singole regioni, se presenti. La legislazione vigente dà a tutti i condomini poco meno di due anni per mettersi in regola poiché, dal 31 dicembre 2016, sarà obbligatorio per tutti quelli che dispongono di un impianto di riscaldamento centralizzato essersi già dotati di contatori di calorie.
Probabilmente avrai vissuto anche tu, a casa tua o da amici, i problemi legati al riscaldamento centralizzato in appartamento, dove non si ha la possibilità di regolare la temperatura dell’abitazione a proprio piacimento ma si dipende in tutto e per tutto dall’impianto condominiale. Le abitazioni che hanno questo tipo di riscaldamento, oltre ad avere temperature molto diverse tra gli appartamenti ai piani intermedi e quelli al primo e all’ultimo piano, con insoddisfazione di tutti gli occupanti, comportano di solito consumi di energia molto elevati, peraltro presenti anche se l’appartamento è sfitto o occupato in modo discontinuo, proprio perché non è possibile regolarne la temperatura.
Quando si parla di installazione dei contatori di calorie e in generale di contabilizzazione del calore, viene spontaneo associarla a un sistema di termoregolazione, che rende possibile regolare la temperatura della propria abitazione.
La contabilizzazione del calore consente di attribuire a ciascuna unità immobiliare di un condominio la sua quota di consumi energetici, misurata attraverso i contatori di calorie, ma non ha nessuna implicazione sul comfort interno degli occupanti.
La termoregolazione invece consente agli occupanti delle singole unità immobiliari di regolare autonomamente la temperatura del loro appartamento, anche stanza per stanza. come se disponessero di un impianto autonomo.
La combinazione di contabilizzazione e termoregolazione porta ai veri risparmi energetici, poiché regolando la temperatura si possono ridurre gli sprechi di energia e mettere in atto azioni di risparmio energetico, e con un impianto contabilizzato si paga effettivamente solo l’energia consumata. Il risparmio energetico si traduce quindi in un risparmio economico, visibile nella bolletta del riscaldamento.
Per una riqualificazione energetica ottimale dell’impianto di riscaldamento condominiale non basta concentrarsi sulla presenza dei contatori di calorie, ma un ruolo fondamentale giocano anche altri aspetti, che devono creare una sinergia:
Per concludere, aggiungiamo che le spese di riscaldamento non verranno più ripartite in base ai millesimi di proprietà ma con un algoritmo calcolato da norma UNI 10200, che prevede una quota fissa più una quota variabile. La quota fissa tiene conto dei costi di gestione dell’impianto e delle perdite di distribuzione, mentre la quota variabile è in funzione di quanto misurato dai ripartitori di calore o contatori diretti. Le percentuali possono variare in base alla tipologia di edificio.
La contabilizzazione e termoregolazione del calore portano molti vantaggi per i condòmini, che avranno la possibilità di regolare la temperatura e diminuire i consumi, aumentando il comfort interno dei loro appartamenti e spendendo meno in bolletta.
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