Articolo aggiornato alle ultime novità normative 2017.
A casa tua hai un balcone di cui godresti di più se fosse chiuso da finestre o comunque più protetto?
Stai pensando di trasformarlo in una veranda chiusa?
Sappilo! L’operazione di chiusura di una veranda non sempre è possibile.
Se poi lo fai senza i necessari permessi rischia di cadere nel più classico degli abusi edilizi e di dover pagare pesanti sanzioni!
Oggi ti forniremo alcune informazioni utili sulla chiusura della veranda, in particolare quando è possibile e quando no.
La veranda viene classificata come: stanza aggiuntiva a un appartamento, costituita in parte da struttura portante e in parte da vetrate. In una casa la veranda aumenta la grandezza e quindi la metratura e il valore economico dell’immobile. senza contare il fascino e la fruibilità di questi ambienti molto luminosi.
Tuttavia poichè la sua costruzione deve seguire la normativa edilizia ed urbanistica, non sempre è possibile realizzare una veranda nella propria abitazione.
Prima di iniziare i lavori di chiusura di una veranda è necessario richiedere la concessione di costruzione (SCIA, ex DIA). Nel caso di condominio, inoltre, bisogna ottenere la concessione unanime della relativa assemblea.
L’opera non può essere vietata dai condomini purché:
Le verande possono essere di tre tipi:
La veranda quindi, quando realizzabile, può essere una buona soluzione per la valorizzazione di spazi altrimenti inutilizzati per la gran parte dell’anno.
Una veranda largamente finestrata esposta a Sud, inoltre, può rivelarsi un’interessante soluzione architettonica anche dal punto di vista energetico.
La procedura per la costruzione richiesta dalla legge è la stessa per tutte le tipologie, ed occorre:
Per poter realizzare una veranda la tua casa deve possedere una volumetria residua da sfruttare oltre a quella già utilizzata. Lo spazio in cui si desideri realizzare la veranda deve essere tale che vengano comunque rispettati i requisiti aero illuminanti stabiliti dal regolamento d’igiene.
Inoltre, possono esserci ulteriori requisiti fissati dai regolamenti locali come ad esempio:
E se tu avessi già costruito una veranda e, non essendo, a conoscenza delle procedure e degli obblighi previsti dalla legge non ti sei rivolto a un tecnico per ottenere documento necessario a ottenere l’autorizzazione per costruire la veranda che succede? Purtroppo, per la legge, la costruzione risulta essere un abuso edilizio che va sanato.
Ai sensi dell’articolo 36 del Dpr. n. 380 del 06/06/2001 devi richiedere al tuo Comune una verifica di conformità con effetto sanante. Entro 60 giorni dalla data del protocollo della domanda avrai il responso dell’Amministrazione Comunale. Decorsi i 60 giorni la richiesta si intende rifiutata (silenzio=rifiuto).
Tieni presente, però, che in alcuni casi l’abuso non è sanabile e bisogna provvedere a rimuoverlo, ovvero a rimuovere la veranda.
Trasformare il balcone in veranda rientra tra gli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef del 65%.
In ogni caso, deve però verificare la conformità alle normative edilizie locali.
In conclusione, chiudere una veranda può rivelarsi una soluzione ottimale che valorizza l’immobile da un punto di vista della fruibilità, del valore economico e anche del risparmio energetico. Tuttavia questa operazione non sempre è possibile.
Inoltre, se viene fatta senza le necessarie autorizzazioni si configura come abuso edilizio.
Se vuoi evitare di incorrere in sanzioni e inutili oneri affidati ad un tecnico!
Il tecnico verificherà che la veranda possa essere realizzata in armonia con le disposizioni di legge e ti aiuterà a preparare la documentazione.
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