La contabilizzazione del calore prevede che tutti i condomini e gli appartamenti in condominio devono installare dispositivi per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore, applicando quanto imposto dalla direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Con l’approvazione, a dicembre 2016, del Decreto Milleproroghe, il termine stabilito del 31 dicembre 2016 viene posticipato. La nuova data per adempiere all’obbligo è il 30 giugno 2017.
Il decreto legislativo 102/2014, che recepisce in Italia la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, obbliga infatti tutti gli edifici condominiali con appartamenti serviti da un impianto di riscaldamento centralizzato ad installare i contatori di calore. Un obbligo a volte pesante da rispettare, ma anche un’opportunità per risparmiare energia e denaro, come avevamo cercato di spiegare in un nostro precedente post sulla contabilizzazione del calore.
In questo articolo ti spieghiamo quali sono i sistemi per la contabilizzazione.
Tutti gli immobili dovranno adeguarsi scegliendo il sistema più adatto tecnicamente al loro impianto.
E’ necessario mettersi in regola per evitare pesanti multe, che vanno da 500 a 2.500 euro, e sono a carico dei condomini inadempienti.
Le tipologie di contabilizzazione del calore sono due: diretta e indiretta.
La contabilizzazione diretta: misura l’energia termica di ogni unità immobiliare, attraverso contatori di calore che misurano parametri tecnici in ingresso e in uscita del circuito di riscaldamento effettivo dell’appartamento.
Può essere prevista solo in edifici che possiedono un punto di distribuzione dell’energia unico per ogni appartamento, al piano, e con distribuzione orizzontale all’interno delle singole unità immobiliari.
La contabilizzazione indiretta: misura i consumi attraverso i ripartitori di calore, ovvero dispositivi installati sui radiatori che misurano il consumo in modo indiretto attraverso le informazioni ottenute dai ripartitori di calore. Questo tipo di contabilizzazione è particolarmente adatta per i condomini con distribuzione a colonne montanti, che sono i più datati e pertanto anche i più diffusi in Italia.
I condomini che hanno un riscaldamento centralizzato dovranno dunque installare contatori di calore e sistemi per la regolazione della temperatura oppure ripartitori di calore all’interno di ogni appartamento.
Questi dispositivi consentiranno agli inquilini di poter controllare i propri consumi e, soprattutto, di pagare solo quanto effettivamente consumato. I proprietari e gli inquilini vedranno quindi le spese del riscaldamento ripartite in base ai consumi e non più in base ai millesimi dell’unità immobiliare. Il metodo dei millesimi, applicato finora, in mancanza di dati reali sui consumi costringeva i condòmini a spese condominiali altissime per i consumi del riscaldamento centralizzato anche per appartamenti sfitti o occupati per poche ore al giorno.
La ripartizione dei consumi avviene considerando una quota fissa e una quota variabile, come stabilito dalla norma UNI 10200. La quota variabile è legata al consumo volontario di calore, rilevato dai contatori di calore.
La quota fissa riguarda invece i costi di gestione e di manutenzione dell’impianto, che andranno ripartite tra tutti i condomini indipendentemente dai loro consumi individuali.
L’obiettivo della direttiva europea è quello di aumentare l’efficienza energetica nei paesi europei, eliminando gli sprechi energetici. Ogni singolo proprietario e inquilino avrà anche un vantaggio individuale: pagare solo quanto consuma e non essere costretto a pagare gli sprechi energetici degli altri condòmini.
Sarà compito degli amministratori condominiali far eseguire i lavori di installazione dei contabilizzatori di calore negli impianti di riscaldamento centralizzato. Egli consegnerà il progetto degli impianti in assemblea condominiale, e dopo l’approvazione di tutti e lo presenterà in Comune per ottenere l’approvazione comunale e poter iniziare i lavori.
Il tempo c’è, l’obbligo di contabilizzazione del calore parte dal 31 dicembre 2016 e hai ancora 3 mesi di tempo per installare i contatori o i ripartitori di calore nel tuo appartamento.
Ricorda che a luglio 2017, però, scatteranno i primi controlli e potresti essere costretto a pagare sanzioni molto salate per non aver regolarizzato in tempo l’impianto di riscaldamento, oltre ai costi per effettuare dell’intervento.
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